«Io nel mio studio mi avvalgo di 40 collaboratori proprio perché credo nella super specializzazione del nostro settore ed ognuno ha un ruolo ben distinto. Le dico in tutta sincerità che il mio vero e unico rammarico è che si sia alzato un polverone simile facendo apparire la nostra professione come una battaglia in una arena tra animali dello stesso sesso e stessa specie».
Questa sera, alle 21.00 andrà in onda sulle reti Mediaset, la seconda puntata di “Selfie – Le cose cambiano” condotto da Simona Ventura. Durante la prima puntata andata in onda lunedì scorso, 21 novembre, ci eravamo imbattuti nella storia di una ragazza che viveva un profondo disagio a causa dei denti e che per risolvere il suo problema è stata mandata presso lo studio odontoiatrico del dottor Emanuele Puzzilli. Il lavoro svolto dall’equipe dell’odontoiatra – come abbiamo già avuto modo di dire – è stato brillante e la ragazza è tornata a sorridere. Due giorni fa però, riguardando il video della puntata, avevamo scritto un articolo ponendo un interrogativo: «Chi ha preso le impronte?». Questo perché nel video, si vedevano prima le mani del dottore posizionare il cucchiaio nella bocca della paziente, subito dopo due mani femminili mantenere il cucchiaio e un volto femminile. La nostra domanda, anzi le nostre domande, sono state: «Chi ha rilevato le impronte?» e ancora «Chi era la figura femminile? Un altro medico, un’assistente o un’igienista?»
La nostra è stata una semplice domanda, e con il nostro articolo abbiamo cercato una risposta che è arrivata in maniera pronta e gentile. Il dottor Emanuele Puzzilli ha risposto al nostro quesito, offrendoci tra l’altro anche spunti molto importanti.
Come lui stesso ha sottolineato nella sua risposta, e come ci ha ribadito quando lo abbiamo contattato, il social network spesso può rivelarsi uno strumento pericoloso per la sua velocità di diffusione delle notizie. In effetti, come noi stessi abbiamo potuto riscontrare, non tutti hanno colto la natura dell’articolo, che di certo non mirava a minare la professionalità del medico e del suo staff, bensì a fare chiarezza. Inutile dire che l’argomento ha suscitato un animato dibattito tra chi opera nel settore, ma quello che noi volevamo sapere lo abbiamo saputo, ed è giusto pertanto riportarlo: «Ci tengo a fare chiarezza – dice il dottor Puzzilli – le mani in bocca alla paziente le ho messe solamente io, come si vede dalla foto in cui il porta impronte preparato con il materiale da impronta sta per essere inserito e come la legge mi autorizza a fare essendo io un odontoiatra – e in merito al volto e alle mani femminili, precisa – dalla foto dell’articolo in questione dove si vedono due mani femminili che poggiano tre dita su di un cucchiaio da impronta al di fuori della bocca, non sono le stesse che lo hanno inserito, ahimè hanno montato il video facendo vedere un volto femminile semplicemente per rendere meno ‘tecnica’ la ripresa, almeno credo». Questo è il messaggio apparso sotto il nostro articolo precedente.
Dopodiché abbiamo deciso di contattare il dottor Puzzilli per ulteriori dettagli. Lo stesso ci ha subito risposto: «Purtroppo la pericolosità dei social network è molto elevata nello strumentalizzare e decontestualizzare anche un articolo ben fatto come il suo, ed è quello che stava accadendo, motivo per il quale ci ho tenuto a sottoscrivere il messaggio di risposta all’articolo in questione».
Il dottor Emanuele Puzzilli, da quanto ci racconta, nel suo studio si avvale di 40 collaboratori, proprio perché crede nella super specializzazione del settore: ognuno di loro ha un ruolo ben distinto. «Le dico in tutta sincerità che il mio vero e unico rammarico è che si sia alzato un polverone simile facendo apparire la nostra professione come una battaglia in una arena tra animali dello stesso sesso e stessa specie» e poi in merito a polemiche e commenti di chi magari ha frainteso la natura dell’articolo, il dottore ci risponde di essere dispiaciuto «Chi mi conosce sa come lavoro e quanto tengo alla mia professione e soprattutto quanto la rispetto e la tutelo».
Dunque, ci troviamo – ma su questo non nutrivamo alcun dubbio – dinanzi un professionista serio, che crede nel suo lavoro e che oltretutto crede nell’importanza della cooperazione del team odontoiatrico moderno. La legge prevede che le manovre all’interno del cavo orale siano di esclusiva competenza del medico odontoiatra, e solo ed esclusivamente in caso di igiene orale, di competenza dell’igienista. La presa dell’impronta, dunque, spetta solo e soltanto all’odontoiatra, e nel caso di specie, il dottore ha chiarito di essere stato lui, come la legge prevede, a rilevare l’impronta alla paziente.
E’ molto importante per noi rimarcare questi concetti sia per i professionisti del settore, che per il cittadino paziente. Le figure in uno studio odontoiatrico sono molteplici: (assistente alla poltrona, odontotecnici, igienisti dentali) ognuno con un ruolo ben preciso che non deve sconfinare nelle competenze di esclusività medica.