Le sardine non rivendicano nulla, né lottano contro i poteri forti. Loro i poteri forti li difendono, perché difendono chi è al potere e contrastano chi è all’opposizione. Già questo basta per parlare di sardine senza sale. Sono loro i veri servi del potere, cani da guardia sguinzagliati, perché chi siede oggi tra gli scranni della maggioranza, li utilizza per riempire le piazze (di ridicolo). Sono già morte e non lo sanno.
Partiamo dalla genesi. Dove sono nate le sardine? Le sardine sono nate nel mare dei social e precisamente su Facebook, con la stessa velocità con cui in questi anni si sono propagate diverse pagine antifa o sedicenti tali, anti sovraniste, anti-Salvini, anti Meloni, divenute poi vere e proprie macchine dell’odio, gestite da quegli agglomerati di centri sociali barricati nelle case occupate. Non poteva essere diversamente visto il No-Sense di questo nome “sardine”, ovvero pesci morti in scatola e non un vero movimento culturale. Lo scopo è sempre quello di fare campagna elettorale anti sovranista e pro sinistra, soprattutto nella storica rossa Emilia Romagna in vista delle prossime elezioni Regionali. Si, perché le sardine, sono nate sui social, ma la prima scatola si è aperta indovinate dove? A Bologna, un giorno di novembre, grazie a quella stampa compiacente che moltiplica i pani e i pesci (in questo caso) quando si tratta di parlare dei contestatori anti Salvini, anti Meloni, ecc, scrivendo di migliaia di persone adunate in piazza.
Poi basta guardare uno dei loro leader, Mattia Santori per capire che è un copione di quella Bologna universitaliota, da festa dell’unità, concerto del 1 maggio e cortei con finale pirotecnico, dove si dà alle fiamme un fantoccio con la faccia dell’avversario politico.
Ci viene in mente un giovane Di Battista, quando saliva sui palchi, prima che Casaleggio spendesse i suoi denari per trasformare i grillini in un partito.
Ed infatti i cinque stelle non hanno perso tempo ad aprire alle sardine in piena crisi di consensi. Le sardine hanno creato appetito, persino a Zingaretti, tant’è che gli inviti a riempire le piazze arriverebbero dalla mail ufficiale del PD. Sono utili queste sardine…
È questa la loro fine in fondo… marinate e in scatola!