Una A cerchiata in rosso. Dovrebbe significare “Anarchia”. E una scritta, anzi più scritte in tre città italiane, sul monumento eretto in memoria dei caduti. Modena, Parma, Salerno. La vergogna è intinta di vernice rossa. Rosso come il sangue versato da quanti hanno sacrificato la vita per la Patria. Ciò che agli anarchici evidentemente non piace. Ma qui l’anarchia a nostro parere c’entra ben poco. Crediamo che in questo caso la A cerchiata in rosso stia ad indicare la firma di chi ha compiuto questi gesti ignobili: “Anormale”.
Quello che vedete nelle foto è lo specchio di chi, mosso da un’ideologia malata, convinto di rivendicare e urlare chissà cosa, oltraggiando un monumento simbolo del nostro Paese, oggi 4 novembre, in occasione della celebrazione dell’Unità d’Italia e Delle Forze Armate.
“Nessuna pace con chi vive di guerra” e poi l’immancabile “ACAB”. Questo è quanto apparso sul monumento a Modena. Nessuna pace con chi vive di guerra, scrivono gli anarchici. Forse gli stessi professionisti del disordine pubblico, pronti a devastare qualsiasi cosa e a lanciare fumogeni, pietre e quant’altro contro le Forze dell’Ordine durante i cortei. Gli stessi che non perdono occasione per inveire contro le divise. Gli stessi che a Parma hanno dato fuoco ad un altro monumento dei caduti, devastando un bene pubblico. Gli stessi che a Salerno hanno imbrattato un altro monumento ancora con della vernice. Come se questa non fosse una guerra.
La cosa davvero preoccupante sono il compiacimento e la convinzione di aver fatto qualcosa di giusto. Di aver rivoluzionato qualcosa con questo gesto. La cosa ancora più preoccupante è che questi gesti vengono compiuti da chi è convinto di credere in qualcosa. Ecco perché non crediamo al concetto di Anarchia, ma di Anormali… O meglio ancora, cretini, pseudo radical chic, che agiscono in nome di una sedicente “ideologia”.
Il grande malanno del nostro tempo si chiama ideologia, diceva Oriana Fallaci… e i portatori del suo contagio sono gli intellettuali stupidi.